Note sul repertorio
classico e romantico
di Stefanía Amedeo
L’esempio dei programmi, per quanto attiene al repertorio classico, propone autori la cui scelta è connessa alla stessa evoluzione dello strumento: D. Scarlatti, W. A. Mozart e L. Van Beethoven.Dalla fantasiosa pre-classicità del primo alla complessità mozartiana, fino allo sviluppo del linguaggio e all’espressività dell’opera pianistica in Beethoven, il percorso fondamentale di Stefania Amedeo non trascura nessun aspetto del processo che, attraverso i grandi compositori, conduce all’affermazione del “pianoforte”.
In questo senso il pianismo dei classici trova il suo apice nella solida costruzione della sonata beethoveniana, affrontata nella “appassionata” (sonata in Fa minore op.57) con particolare vigore stilistico da Stefanía Amedeo. Le opere del repertorio romantico, proposte nei vari esempi di programma, costituiscono momenti di prova e studio, per un pianismo completo, cui non ci si può sottrarre, e che in ogni caso comportano particolari doti d’interprete proprio per la usuale ricorrenza delle esecuzioni. La scelta, integrata da altri brani di compositori quali Rimsky Korsakov e Rachmaninoff, è condotta su opere e autori con cui si apre, in buona sostanza, il discorso della moderna tecnica e scrittura pianistica. In questo senso la “Sonata in Si minore” di Franz Liszt, analizzata ed eseguita da Stefania Amedeo fin dagli anni del Conservatorio, conquista uno spazio centrale nel repertorio della pianista che ha dedicato a Liszt, anche con l’approfondimento degli “Studi trascendentali” e di altre composizioni, una gran parte della propria preparazione. L’imprescindibile pianismo chopiniano correda la proposta del repertorio romantico, completata dalla preparazione del “Concerto per pianoforte e Orchestra n.2 in Si bemolle maggiore” e da altre composizioni di J. Brahms.