Tango per pianoforte


Tango per pianoforte

Il tango per pianoforte è l’incontro con l’Habanera che dà vita alla Milonga.
La Milonga è la matrice di costruzione ritmica del tango, fin dal 1916 circa, fu nominato: Milonga. I primi tanghi hanno una divisione in 2/4 e la velocità di esecuzione è piuttosto sostenuta; con il trascorrere degli anni diventa usuale anche il tempo 4/8. I testi sono eseguiti sulla musica che porta ad un progressivo rallentamento ritmico molto incisivo nell’interpretazione stessa. Si determina in questo modo l’andamento tipico del “tango per pianoforte”. Dal 1915, nascono i classici assoluti come la “cumparsita”, dove il ritmo è fortemente cadenzato ma non uniforme: a momenti spinti ad accelerati, se ne alternano altri sommessi e rallentati.


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Il tango è molto legato all’unione di corpo e spirito, il tango si identifica nella vita che trascorre in un filo diretto senza sosta, colmo di dolore, passione, ardore, a volte in modo sarcastico metaforico, simboleggiando le lacrime, la gioia dei sorrisi dell’essere umano.
Non è da tralasciare l’elemento “erotico”, energia scatenante dell’amore.
Aysun Estefanie Amedeo Rodriguez

 

Tango e poesia dedicata
alla pianista Aysun Estefanie
Amedeo Rodriguez

Anonimo
Dall’alba al tramonto nascosta mi osservi,
non scopri il tuo volto,
mi aspetti lontano in un luogo marino,
conchiglia d’amore, ti amo senza pudore.
Con gli occhi ti spoglio;
ti voglio, in un orgasmo infinito,
ti cerco tra immagini dipinte nel vuoto,
mi hai lasciato in un cammino abbandonato,
senza tregua, senza speranza,
in questa vita dal presente al passato;
ti amo e ti ho amato.